Che cosa è il Glamour
A cura di: Dario Broch Ciaros tratto da Nikon School
Glamour è un termine francese presto adottato internazionalmente per rappresentare il fascino derivante dagli sguardi e dagli atteggiamenti del soggetto ritratto.
Glamour è un termine francese presto adottato internazionalmente per rappresentare il fascino derivante dagli sguardi e dagli atteggiamenti del soggetto ritratto.
A differenza
del nudo il glamour concentra l'attenzione
su gli elementi simbolici che vestono il
soggetto o che lo circondano, capaci di determinare nell'osservatore la
fascinazione e l'eros: appare chiaro che le simbologie variano a seconda dei
sistemi culturali del pubblico a cui ci si rivolge, e che gli stessi simboli
potranno generare, in diversi pubblici, interesse, attrazione o repulsione.
Il rapporto tra
fotografo e soggetto è ingrediente
essenziale del glamour. Il gioco che si
istaura è di reciproco "possesso" mediato dalla fotocamera: più
intenso è il gioco, migliore sarà il risultato espressivo.
Ma attenzione,
il fotografo ha il solo compito di catturare le espressioni e riprodurle con il migliore risultato
possibile.
Rapporto modella/
fotografo
Come anticipato la difficoltà
più presente è quella di non riuscire a "legare" con la modella anche
se pur le prime volte siano nostre care amiche quelle disposte a farsi
immortalare da noi.
L'imbarazzo di posare in
maniera sensuale o provocante di fronte ad un obiettivo è spesso fonte di gelo
da ambo le parti, con conseguenti ed inevitabili foto banali se non tendenti al
volgare (altro aspetto che affronterò più avanti).
Bisogna far
quindi di tutto e di più perché la nostra modella
si senta a suo agio e sicura di avere di
fronte se non un professionista almeno un individuo propenso a valorizzare la
sua bellezza femminile e non un comune voyeur.
Attenzione, e permettetemi di
dirvelo, ai vostri pensieri: fate si che non vadano mai gestiti al di sotto
della vostra cintola, spesso agli inizi di questa meravigliosa avventura che è
la fotografia glamour non si è proprio abituati a vedere di fronte a noi
splendide fanciulle magari semi nude in atteggiamenti pseudo provocanti, e il
rischio è che la nostra natura seppur fragile di maschio prenda il sopravvento
sulla nostra creatività.
Troppe volte ho
visto nei miei vari work shop fotografi, o che si reputavano tali,
deconcentrarsi dinanzi ad una avvenente fanciulla: se il sentimento non rimane puro creerete e
trasmetterete inevitabilmente un muro di ghiaccio tra voi e la modella ponendo
fine alla speranza di fare un buon lavoro.
Il mio
consiglio è quindi di rimanere concentrati sull'immagine o le immagini che vorrete ottenete senza
farvi distrarre da sogni proibiti.
Altro secondo
punto per me fondamentale, è l'espressività della nostra modella: spesso si è abituati a credere che
per la fotografia di glamour o erotica basti un corpo mozzafiato ed una bella
location ed il gioco è fatto.
Nulla di più
sbagliato, niente è più brutto di una fotografia glamour dove il viso è… assente. Non
perdiamo solo il tempo a curare le luci, l'abbigliamento e la location… ma,
impariamo a far trasmettere a colei che avremo di fronte all'obiettivo delle emozioni: guai se il
viso non "racconta" quello che fa il corpo.
Dovremmo oltre
che ad essere dei seri fotografi, anche dei buoni
psicologi, capire attraverso la gestualità o
le espressioni della modella se ci sono dei disagi o imbarazzi di varia natura.
Più riusciremo
a mettere a proprio agio la nostra modella smussando le eventuali difficoltà psicologiche nel posare, più
avremmo la garanzia di portare a casa un buon
lavoro.
Il discorso
vale sia per la modella neofita sia per la professionista: quest' ultima se vive
serenamente il servizio eviterà di fare quelle
espressioni standar che nella sua esperienza ha acquisito, ma sarà coinvolta
emotivamente nel nostro progetto e darà il meglio di se stessa.
Anche la
modella più scafata al primo servizio, se non conosce il fotografo, si sentirà
nervosa ed insicura. Non abbiate fretta nel iniziare il lavoro, è meglio iniziare 10 minuti dopo
ma con il sorriso sulle labbra, che correre per la fretta di scattare ed avere di fronte
un burattino rigido: un buon caffè e una simpatica chiacchierata iniziale
spesso fanno miracoli.
Non siate incerti od insicuri durante il
lavoro, abbiate le idee chiare di dove volete arrivare con il servizio che state per
intraprendere, se la vostra modella percepisce in voi l'insicurezza normalmente
l'insuccesso è sicuro, ricordatevi sempre che avete a che fare con un essere
sensibile e delicato quale è la donna che per sua natura necessita di sentirsi protetta ed in buone
mani, se riuscirete a trasmetterle ciò avrete la sua più totale disponibilità
con conseguente successo del servizio.
A tal scopo sia
che lavoriate in un set esterno o in uno studio, create un angolo privato dove la
nostra protagonista si possa cambiare e truccare in intimità senza essere,
anche in quel frangente, sotto gli occhi di tutti.
Servirà molto a
farla rilassare e a renderla maggiormente disponibile.
Trucco e
acconciatura
Uno degli elementi
fondamentali che compongono la fotografia Glamour è la fase trucco.
La funzione di
questa delicata operazione che precede lo scatto è determinata da essenzialmente due fattori:
- coprire eventuali difetti o imperfezioni della pelle
- esaltare le parti o le doti migliori della modella
È inutile dire
che i migliori risultati si ottengo attraverso l'utilizzo di un professionista del
settore, ma purtroppo i costi non sempre moderati li rendono inaccessibili ai
fotoamatori.
Sarà quindi
necessario che il soggetto si trucchi da
solo, cosa spesso semplice e veloce se il
soggetto è un uomo, decisamente più complessa se il soggetto è una donna.
Teniamo
presente che in questo genere di fotografia il trucco non riguarda solo il viso,
ma può interessare tutto il corpo: spesso gambe e seni presentano antiestetici
segni causati dall'abbronzatura che vanno corretti con un adatto fondotinta o fard allo scopo di rendere uniforme il colore della
pelle.
Il trucco per
fotografia dovrà essere un po' più pesante del solito trucco che il soggetto usualmente utilizza, ma
mai se non esplicitamente voluto, diventare una mascherata.
L'effetto clown
è sempre da sconsigliare: a parer mio il trucco migliore è quello in cui il ruolo
degli occhi e delle labbra è determinante, viso mai troppo scuro con una sola
marcatura per le labbra e gli occhi in modo da far sì che questi due elementi
prendano il sopravvento emotivo sulle altre parti del corpo.
Come il trucco
anche l'acconciatura assume il suo ruolo importante per il risultato finale.
Infatti la correzione geometrica del volto può essere determinata da una buona
acconciatura.
Un viso tendente all'ovale si
può arrotondare con una pettinatura stile frangetta che accorcia la fronte
mettendo così in risalto le guance. Se invece abbiamo un viso tondo, i capelli
dovranno scendere sui lati lasciando la fronte scoperta e mascherando la curva
delle guance.
L'attrezzatura per la
ripresa
Non entrerei a
disquisire su che fotocamera è meglio utilizzare, se un ingombrate banco ottico, medio formato o una più
versatile 35mm: ognuno ha le sue preferenze, anche legate a ciò che si vuole ottenere.
Di norma la
fotocamera più utilizzata era, ed è, la 35mm ora soppiantata da quella digitale.
L'argomento comunque è così
vasto da non permettermi di affrontarlo in questa breve relazione. Una cosa è
certa: l'avvento della fotocamera digitale ha portato nella fotografia di moda
e nello specifico della fotografia glamour un'aria nuova e più fresca.
Lo so che per i
puristi dell'immagine (ormai rimasti in pochi) l'argomento digitale è ancora
fonte di accese discussioni e tabù, ma è innegabile che problematiche prima
irrisolvibili o perlomeno fastidiose, ora sono tranquillamente affrontate
attraverso il sistema digitale dalla maggior parte di noi professionisti e non
solo.
Inoltre sul
discorso qualità io reputo che lo scatto in
digitale non abbia più nulla da invidiare allo
scatto in analogico (pellicola).
Rimanendo legati
all'argomento glamour alcuni esempi su tutti: quanti scatti abbiamo dovuto
eliminare nel tempo a causa di elementi di disturbo che comparivano
inevitabilmente sulle nostre immagini, specialmente quando si lavora su
location esterne dove non sempre tutto ciò che ci stava attorno si poteva
modificare?
Oppure quanti altri scatti di
belle figliole con il viso più accattivante che mai eliminati perché
inevitabilmente sotto una determinata luce compariva inesorabile l'innominabile
cellulite incubo di quasi tutte le donne.. normali?
O il brufolo inopportuno che
sbucava come un fungo inatteso sul perfetto viso della nostra musa ispiratrice
il giorno stesso dell'agoniato servizio?
Bene, ora con
un clic sul nostro pc corredato di un programma di fotoritocco tutto ciò che
prima era fantasia o comunque un pesante lavoro ora è possibile farlo.
Quindi assodato
che utilizzeremo una reflex digitale, e chiedo venia a coloro che non la
pensano come me, passiamo all'argomento che sta appena dopo alla fotocamera.
Le ottiche
Qui il campo di
discussione si restringe penso che nessuno che si reputi un fotografo neghi il
fatto che sia sbagliato utilizzare per il ritratto/glamour un obiettivo al di
sotto del normale, a meno che non sia per un effetto
particolare.
L'obiettivo
grandangolare se utilizzato a distanza ravvicinata dal soggetto tende a deformarne i lineamenti
in maniera maggiore dove diminuisce la focale, se invece vengono utilizzati da
una distanza maggiore il rischio e di disperdere il soggetto in uno sfondo
troppo ampio dove tutto è a fuoco, o quasi, perdendo quindi il significato che
si voleva dare all'immagine.
Ricordo che
stiamo trattando il tema glamour/nudo, quindi come detto agli inizi esso è sinonimo di fascino e
sensualità, non so a parer mio quanta sensualità ci sia in un corpo di donna
volutamente deformato da un improprio uso di un grandangolare.
I teleobiettivi
al contrario riproducono meglio le proporzioni del corpo e del viso inoltre
grazie ad una ridotta profondità di campo è possibile sfocare dietro al
soggetto in modo da isolare la figura in primo piano facendo si che
l'attenzione si sposti solo sul soggetto in primo piano e non si disperda sui
dettagli posti dietro.
Il discorso
vale non solo per i servizi in studio ma anche per le location esterne, dove
la fantasia ci porti a fotografare in esterni delle immagini glamour, salvo
casi eccezionali l'uso di focali medio lunghe e sempre consigliabile,
l'interesse nostro è che la nostra fanciulla sia l'elemento principale dell
immagine e nulla dovrà distogliere la nostra attenzione dalla sensualità
provocante proposta dalla nostra protagonista, tutto ciò che è in secondo piano
deve aiutare a far emergere l'erotismo e non a confonderlo o annullarlo, a tal scopo impariamo ad
usare saggiamente le focali senza dimenticarci anche dell'importanza del
diaframma che è parte integrante di uno adeguata della sfocatura finale.
Spesso in
location esterne, se non sotto il sole e usando la sola luce naturale, saremo
costretti ad usare un cavalletto onde evitare il famoso e fastidioso micro mosso causato
dall'utilizzo del teleobiettivo usato in condizioni di luce precaria quindi con
tempi di esposizione bassi sempre ammesso che il nostro soggetto non sia in
movimento in tal caso saremo obbligati ad usare un tempo più veloce.
Altra
attenzione dovendo utilizzate teleobiettivi è la messa a fuoco, l'uso di diaframmi aperti per
valorizzare la sfocatura o perché si è in condizioni limite di luce fa sorgere
il rischio di sfocare parti importanti del corpo, in questi casi sarà bene focheggiare sugli occhi,
anzi ancor meglio sull'occhio più vicino alla fotocamera: ciò darà all'immagine
una discreta impressione di nitidezza.
L'inquadratura
La composizione
dell'inquadratura rappresenta la scelta e il posizionamento degli elementi da
riprendere all'interno del campo inquadrato.
Per ottenere una buona
composizione esistono molte regole che principalmente si basano sulla
disposizione geometrica del soggetto in punti ben distinti della nostra scena.
Nella
fotografia erotica o glamour le immagini si compongono attorno ad una modella nuda o seminuda, lei può essere il
soggetto principale ove la nostra attenzione si concentra, o inserita nel
contesto di un immagine tipo paesaggistica dove tutti gli elementi compositivi
pesano quasi in egual misura.
Non esisto
regole precise per creare un'immagine
glamour con forte tensione erotica, il tutto
deve essere comunque armonico, dalla posa della modella a suo viso, che deve tassativamente
trasmettere un'emozione in sintonia alla posa che assume.
Si cercherà di
non inserire elementi di disturbo nell'inquadratura, sempre che non lo si voglia, per non
distrarre la ns attenzione dal soggetto che noi riteniamo principale.
Cerchiamo, nel limite del
possibile, di previsualizzare la nostra fotografia finale, poniamoci prima di
scattare la domanda di che cosa vogliamo trasmettere con questa foto, e quali
sono le emozioni che vogliamo far emergere.
L'ambientazione
deve essere in sintonia con il soggetto o al limite totalmente contrastante (cosa
che io amo molto) cioè riprendere il soggetto magari in una location fatiscente
e degradata, tanto da aumentare a livello esponenziale il distacco tra il
piacevole e lo spiacevole.
Il taglio orizzontale o
verticale dell'inquadratura normalmente deve avvenire in base a come è disposto
il soggetto.
Orizzontale se
la modella è sdraiata, verticale se la modella è in piedi o in ginocchio:
ovviamente non sono regole fisse tutto si può stravolgere e modificare in base a ciò che
vogliamo ottenere e dalla nostra fantasia.
La luce artificiale
Illuminatori a luce
continua
Nel campo dell
illuminazione artificiale le lampade ad
incandescenza per una serie di caratteristiche
si rendono ideali per le riprese in studio o, in particolare modo x il neofita,
vuoi per il prezzo contenuto e per la loro robustezza. L'uso pratico di questi
illuminatori è assai facile ed intuitivo dopo averli accesi basta direzionarli
per rendersi subito conto dell'effetto luminoso risultante.
A scapito di questi
illuminatori vi è l'eccessivo consumo di corrente spesso se le lampade sono
multiple provocheranno il sovraccarico e scatterà il contatore, inoltre se
utilizzate in ambienti poco ampi e durante il periodo estivo la temperatura che
si verrà a creare sarà insopportabile rendendo ingestibile una qualsiasi forma
di trucco si voglia utilizzare sui nostri modelli.
È consigliabile
inoltre per smorzare la durezza della luce, se non riflessa, l'utilizzo di un diffusore da porre
davanti alla lampada.
Normalmente
nelle riprese professionali vengono utilizzati dei flash elettronici
diversi da quelli usati nel campo amatoriale.
Questi a
differenza di quelli portatili dispongono di una potenza molto elevata permettendo
così di lavorare con diaframmi molto chiusi anche in ambienti molto vasti.
Sono quasi
sempre muniti di regolatori di potenza che variano la quantità della luce emessa. Su di essi
possiamo utilizzare un infinità di accessori atti a modificare ammorbidire o
concentrare la luce:
. Parabole di varia
ampiezza utili per concentrare o diffondere il flusso di luce
. Ombrelli e bank utili per attenuare
i contrasti ed ammorbidire la luce
. Alette rompiflusso, griglie e spot utili per
concentrare o creare zone d'ombra.
Gli accessori
forse più usati nel campo della foto glamour sono i bank e gli ombrelli.
I primi sono
dei contenitori tronco-piramidali con le pareti laterali argentate e quella frontale
traslucida da cui passa la luce essi consentono di ottenere delle luci morbide
che se usati lateralmente sul corpo creeranno una luce che ne esalterà le
forme.
Similmente
anche gli ombrelli servono per ammorbidire e diffondere la luce ma producono
una minore uniformità di luce. Il difetto, se così si può chiamare, viene
mitigato dalla loro praticità: come gli ombrelli da pioggia infatti essi si
chiudono e occupando uno spazio ridottissimo diventano ideali per il trasporto.
Tecniche di illuminazione
di base
È inutile dire
che le tecniche sono infinite come la nostra fantasia, dipendono sempre dalle immagini
che abbiamo in mente di ottenere.
Nella maggior parte dei casi
cioè quelli più classici utilizzeremo dai 3 ai 4 punti luce.
La qualità della luce che
andremo utilizzare è fondamentale per cogliere e rappresentare le modelle nel
miglior modo possibile.
Inizieremo quindi a piazzare
la luce principale, cioè quella luce che dominerà la scena od il soggetto.
Potremmo avere:
- luce frontale e diretta, quasi mai consigliabile, poiché produce ombre nette sul fondo e non valorizza il rilievo del corpo da fotografare
- luce morbida a 45% ed orientata un po' dall'alto, migliora il senso di rilievo ed accentua il senso erotico
- luce laterale o di taglio, esalta al massimo le forme del corpo e consente di creare immagini ricche di chiaroscuri
- controluce, l'effetto contribuisce a conferire una lucentezza ai capelli e disegna il contorno della figura, se è l'unica fonte di luce si otterrà una silouette o nel migliore dei casi i lineamenti del viso appariranno scuri e privi di rilievo.
Fatto ciò la luce successiva
da sistemare è quella del controluce o d'effetto che ha la funzione di creare
il rilievo e mettere in evidenza il profilo del soggetto.
Questa luce è la principale
responsabile per dar risalto al corpo e per evitare che l'illuminazione
complessiva non risulti troppo piatta.
La terza luce la chiameremo
di riempimento, è sarà quella esalterà i dettagli nelle zone d'ombra e creerà
un contrasto ottimale della scena
L'ultima sarà quella puntata
su un particolare che vogliamo evidenziare, spesso sono i capelli.
In questo caso da enfasi
all'acconciatura del soggetto e aiuta a staccare la testa e le spalle dallo
sfondo. Spesso uso anche altri flash per illuminare il fondare ciò serve
acreare degli effetti più o meno luminosi che renderanno più vario il fondale.
L'autore del testo.
Dario Broch Ciaros, torinese, si avvicina alla fotografia appena
dodicenne, vincendo il primo concorso nazionale, unitamente al premio speciale
come più giovane fotografo.
Diplomato in fotografia
unisce alla passione – elemento essenziale – una conoscenza tecnica di
particolare efficacia.
Numerosi i concorsi vinti a
livello nazionale prevalentemente nelle sezioni ritratti, moda e glamour, e
altrettanto presenti i calendari, le pubblicazioni, le mostre e rassegne
internazionali.
Unisce alla professione un
intenso lavoro umanitario a fianco di associazioni operanti in Africa: le sue
testimonianze fotografiche dell'immenso continente sono presenti in molte sedi
associative cristiane. Testo da Nikon School.
La modella.
Gaia la bionda modella, bellissima e sensuale si è prestata per il workshop di Glamour e soft nude da PhotoStudioGT di Giorgio Taddia.
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